Come realizzare un impianto domotico nella propria casa
Come realizzare un impianto domotico nella propria casa

Ormai da alcuni anni il concetto di smart home è sempre più diffuso, per cui tutti puntano a realizzare un impianto domotico nella propria casa.

Ad oggi è possibile rendere intelligenti diverse componenti della propria casa, tra cui: luci, climatizzatori, rete e connettività, allarme, video sorveglianza, antincendio, rilevatore fumi, gas, sensore di rilevamento CO, termostato e irrigazione.

I casi di realizzazione di una smart home sono tuttavia differenti, non sempre infatti chi vuole realizzare un pò di domotica ha la possibilità di ristrutturare gli impianti esistenti.

Viceversa, chi si ritrova una ristrutturazione in corso sicuramente penserà a predisporre gli impianti in modo adeguato per una casa domotica.

Lo scopo di questo articolo non è quindi quello di addentrarsi nei tecnicismi del caso, ma di analizzare invece le due diverse situazioni e le tipologie di domotiche che è possibile attuare.

Impianto domotico: come ed in quali situazioni

Come anticipato la realizzazione della domotica all’interno di una casa, grande o piccola che sia, richiede delle attente analisi.

E’ importante evidenziare che rispetto agli impianti tradizionali, la realizzazione di strutture di tipo domotico richiede sicuramente dei costi superiori.

Ciò accade perché gli apparati includono al loro interno delle ulteriori componenti rispetto a quelle standard, spesso integrando delle connettività di tipo Wi-Fi o LAN.

Ciò che spesso cambia nelle possibilità di fare domotica, oltre alla questione economica, riguarda la presenza delle predisposizioni necessarie.

Smart home su casa da ristrutturare

Nel caso in cui vi stiate imbattendo nella ristrutturazione di casa risulta più semplice creare le predisposizioni per ogni tipo di impianto domotico.

Viene agevolata l’installazione di luci smart attraverso le strisce led direttamente collegate alla rete elettrica.

Una casa intelligente non può fare a meno di buona connettività, pertanto posizionare connettori RJ45 per cablare via Ethernet le stanze migliorerà la qualità dell’intera rete.

In fase di ristrutturazione è possibile anche pianificare le predisposizioni di eventuali rilevatori di fumo, sensori di movimento e telecamere per il sistema di video sorveglianza.

In questo modo, nonostante gli impianti moderni richiedano semplici cavetti di alimentazione, potrete fare a meno dei cavi a vista d’occhio.

Smart home su casa già abitata

Nel caso in cui non siate nelle condizioni di fare tracce e passaggi di tubi e cavi vari, predisporre un impianto domotico non è impossibile.

Ormai sugli e-commerce e su store fisici è possibile trovare molto facilmente dispositivi di ogni tipo, a partire dalle lampadine smart.

Tra i maggiori produttori di illuminazione connessa vi sono diverse applicazioni proprietarie per il controllo delle luci, a cui è possibile associare delle automazioni.

Lo stesso concetto vale per sensori di rilevamento CO, fumo o gas, oppure per i sistemi di video sorveglianza o allarme.

Tuttavia senza predisposizioni pre-esistenti sarà visibile qualche cavo.

La gestione degli impianti di climatizzazione è invece più semplice in tutti i casi.

Ad oggi infatti il mercato offre soluzioni split che integrano il modulo WiFi, per la gestione smart del prodotto.

Lo stesso vale per caldaie e termostati, che è possibile collegare ad un impianto domotico con estrema facilità andando semplicemente a sostituire quelli di vecchia generazione.

Vantaggi e svantaggi di un impianto domotico

Pro

L’utilizzo della domotica in casa agevola sotto numerosi punti di vista.

Vengono automatizzate tutte quelle operazioni che spesso facciamo manualmente, rendendo più veloci quelle routine che ci richiedono a volte di spostarci verso altre stanze in caso di assenza della domotica.

Il controllo remoto è uno dei più grandi vantaggi per molti, risulta infatti più comodo trovare la casa fresca al ritorno dal mare in piena estate.

Ciò grazie ad un climatizzatore connesso che abbiamo acceso comodamente mentre eravamo in spiaggia.

Il più grande vantaggio inoltre riguarda i consumi, sia in termini economici sia in termini di ecosostenibilità.

Partendo dall’esempio del climatizzatore, la gestione intelligente del termostato di casa o delle luci permette di ridurre notevolmente il costo in bolletta e la quantità di utilizzo delle materie prime.

Contro

Tutto fantastico quindi, ma non è tutto oro quel che luccica.

I chip intelligenti infatti presentano tutt’oggi chiari malfunzionamenti e difetti che spesso possono risultare fastidiosi nel momento in cui questi si presentano.

E’ innanzitutto necessaria una connettività stabile che, qualora questa venga a mancare, renderebbe la casa smart inutilizzabile.

La modifica del nome o della password sulla rete Wi-Fi richiederebbe infatti la configurazione di tutti i gateway ad essa collegati.

Ogni servizio viene gestito da applicazioni differenti rispetto ad altri, che a loro volta vengono gestite da server posizionati su diverse parti del mondo.

Ciò comporta il rischio di impossibilità di utilizzo da remoto nel caso in cui una di queste società dovesse avere il blackout di qualche server interno.

Infine, ma non per importanza, le luci smart estremamente comode presentano nella maggioranza dei casi un difetto importantissimo.

Nel momento in cui viene a mancare la corrente elettrica in casa, una volta tornata le luci non conservano lo stato precedente.

In parole povere, tutte le luci di casa si accendono anche a notte fonda in attesa che sia l’utente a spegnerle attraverso l’applicazione dedicata o gli assistenti virtuali.