Nuove grane per il colosso americano di Cupertino Apple che è finito nel mirino della giustizia francese. La procura di Parigi lo scorso 5 gennaio del 2018, a seguito di una denuncia che è stata presentata il 27 dicembre del 2017, ha infatti avviato a carico della Apple un’inchiesta con le accuse pesanti di ‘truffa’ e di ‘obsolescenza programmata’.
iPhone hanno, volutamente, una durata limitata?
In pratica, stando alle accuse, dispositivi come gli iPhone tenderebbero ad avere volutamente una durata limitata in modo tale che poi l’utente, volente o nolente, è chiamato a passare ad un modello superiore. Le accuse arrivano dopo che nello scorso mese di dicembre, in accordo con quanto largamente riportato dalla stampa specializzata, la Apple, nel confermare le indiscrezioni che erano circolate in precedenza, ha ammesso d’aver volontariamente rallentato i vecchi modelli di iPhone.
In accordo con quanto è stato riportato dal Corriere.it, Apple a caldo non ha ancora commentato la notizia, diffusa dalla stampa online nella serata di ieri, dell’apertura dell’indagine penale a Parigi sull’obsolescenza che, in base alle accuse, andrebbe ad interessare proprio alcuni modelli di iPhone.
Francia, Apple sta violando la legge di Hamon?
Sull’invecchiamento volontario, tra l’altro, non è un caso che l’indagine sia stata avviata in Francia in quanto nel Paese, dal 2015, esiste una normativa di riferimento, quella della cosiddetta ‘legge di Hamon’ che bolla come illegale proprio la pratica dell’obsolescenza programmata.
Nel rispetto della legge francese sopra citata, le aziende che la violano rischiano sanzioni pesanti, pari al 5% delle vendite annue, così come le pene detentive a carico dei dirigenti possono arrivare fino a ben due anni. Vedremo se in Italia, in scia all’inchiesta francese, ci sarà la mobilitazione da parte di alcune Associazioni dei Consumatori che, se le accuse dovessero essere confermate, potrebbero avviare una class action a tutela degli utenti dell’iPhone.