Citando la pubblicità ingannevole sulla fibra ottica, l’AGCM, Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, ha inflitto alla società Telecom Italia S.p.A una multa avente un ammontare complessivo pari a 4,8 milioni di euro. La decisione, da parte dell’Antitrust, è stata presa in concomitanza con l’adunanza dello scorso 28 febbraio del 2018.
Connessione in fibra ottica Telecom Italia, dalla velocità alla copertura
Secondo l’Autorità garante della Concorrenza, nel pubblicizzare l’offerta Internet in fibra ottica, Telecom Italia ha omesso di informare i consumatori in maniera adeguata riguardo alle reali caratteristiche del servizio offerto, e sulle connesse limitazioni a partire dai limiti geografici relativi alla copertura.
Nello stesso tempo, non solo con il sito web e con gli spot televisivi, ma anche con la cartellonistica, Telecom Italia ha enfatizzato l’utilizzo della fibra ottica come servizio integrale o esclusivo dando nello stesso tempo massimo risalto alle massime prestazioni raggiungibili in termini di velocità.
Velocità massima fibra Telecom solo con opzione aggiuntiva a pagamento
Inoltre, l’Antitrust fa presente che, nei claim principali, il prezzo dell’offerta proposto per la connessione in fibra ottica era privo dell’indicazione che, per raggiungere le massime velocità offerte, era necessario andare ad attivare, a pagamento, un’opzione aggiuntiva. Di conseguenza, secondo l’Autorità, tale circostanza ha ‘vanificato l’indicazione del prezzo dell’offerta contenuta nei claim principali’.
Nel multare Telecom Italia, l’Antitrust ha rilevato profili ingannevoli nell’offerta commerciale in quanto, in assenza di un’informativa chiara sulla qualità e sulle caratteristiche del servizio, al consumatore in fase d’acquisto non viene permesso di andare poi a prendere una decisione che possa definirsi pienamente consapevole.
