Il Wall Street Journal accusa Facebook e le sue applicazioni
Il Wall Street Journal ha condotto una indagine vera e propria nei confronti di Facebook e di molte sue applicazioni. Quello che ne viene fuori è un quadro tutt’altro che convincente per tutti gli utenti che le utilizzano. Possiamo dire che sotto la lente di ingrandimento del giornale americano, sono finite sia Farmville che Texas HoldEm Poker, due fra le applicazioni più utilizzate dagli utenti del noto social network. Cosa succede? Al primo accesso all’applicazione, vi verrà chiesto di consentire l’accesso ai vostri dati privati all’applicazione che andrete ad utilizzare. Sembra essere tutto corretto, ma il Wall Street Journal ha scoperto che al momento dell’accesso ai dati, viene fornito a società esterne anche il vostro Facebook ID. Il Facebook ID è un codice numerico univoco, ogni utente di Facebook ha il suo codice ID, dunque è facilmente riconoscibile. Grazie a questa sequenza numerica, la società esterna può accedere al vostro profilo e leggere le vostre informazioni, vedere dati privati e perfino le vostro foto. Addirittura con “Farmville”, oltre ad avere la possibilità di visualizzare il vostro profilo, è facile che vedere i profili dei vostri amici. Insomma proprio una bella invasione di privacy, di fatto smentita da Facebook. “Il Facebook ID potrebbe essere stato condiviso inavvertitamente, ma attraverso tale informazione è impossibile accedere alle informazioni private memorizzate sul social network” fanno sapere dal social network, spiegando inoltre che verranno presto cancellate o modificate le applicazioni che forniscono gli ID degli utenti Facebook.