In futuro ci sarà una ondata di innovazione e di automazione tale che ad oggi, dopo dieci anni dallo scoppio della crisi finanziaria ed economica, le economie di molti Paesi rischiano di non saper gestire. Una delle criticità al riguardo, in accordo con quanto è emerso dal Wef, il World Economic Forum, è quella della flessibilità del lavoro in vista dell’ondata di automazione e dell’uso sempre più frequente dei robot al posto della manodopera.
Secondo il World Economic Forum che, in accordo con quanto è stato riportato dall’Agenzia di Stampa Ansa.it, ha stilato la classifica globale della competitività prendendo a riferimento 137 Paesi del mondo, ad oggi ci si trova impreparati nel garantire in futuro protezione sociale a quei lavoratori che perderanno il posto a seguito nella nuova ondata di innovazione e automazione legata alla Quarta rivoluzione industriale.
Nella classifica globale della competitività stilata dal World Economic Forum ci sono al top ancora una volta gli stessi tre Paesi, ovverosia la Svizzera, gli Stati Uniti e Singapore che, di conseguenza, sono anche quelli più preparati per affrontare al meglio e per cogliere tutti i vantaggi legati alla Quarta rivoluzione industriale. L’Italia, invece, si piazza solo al 43-esimo posto nella classifica rispetto invece a Paesi come Olanda, Germania, Svezia, Regno Unito e Finlandia che fanno parte della top ten.
Molte delle economie più industrializzate, inoltre, non sarebbero pronte ad affrontare l’onda d’urto dell’innovazione e dell’automazione in quanto si portano ancora dietro i segni della lunga crisi. Al riguardo il Wef punta il dito sulle banche che sono, rispetto al periodo pre-crisi, meno solide, così come attualmente sul sistema finanziario il World Economic Forum ritiene che la presenza di nuove fonti di vulnerabilità sia evidente.