Da qualche settimana è arrivato Google Instant, il metodo che permette all’utente di visualizzare i risultati in tempo reale, a seconda dell’inserimento delle lettere. E’ stata una innovazione molto interessante, da molti apprezzata, ma qualcuno ha pensato ai bambini? Google si! Il Google Instant infatti è a prova di bambino, con una sorta di censure (dovute) a termini piuttosto scomodi, volgari e inappropriati per i più piccoli o per chi è più suscettibile. In questo modo tutto ciò di “sporco” che è presente sul web, viene bloccato da una sorta di black list che Google Instant ha inserito sul suo nuovo motore di ricerca: ma attenzione, solo per il Google Instant. Dunque se scrivessimo “sexy” la pagina di ricerca apparirà completamente bianca: ma se clicchiamo su cerca, o diamo Invio alla ricerca, appariranno tutti i termini collegati alla parola sexy. Il portale 2600.com ha da poco pubblicato una blacklist di tutti i termini filtrati, ossia bloccati da Google Instant. Potete trovare la lista completa cliccando su questo link. Ma ci sono veramente tanti termini “strani“, ossia bloccati senza un apparente motivo. Un esempio? il termine “Are“, ossia il verbo essere coniugato in italiano come “sono”, accanto ad alcune etnie o religioni viene bloccato. Altri termini bloccati sono per esempio “Is evil“, ossia è malvagio associato sempre a qualche nome, “How to kill” come uccidere in italiano, termini negativi e giustamente censurabili. Ma provate a scrivere “Pamela Anderson” o “Paris Hilton“: sono anch’essi due termini censurati…incredibile!