Power bank, ecco i consigli da seguire in fase di acquisto
Al giorno d’oggi, lo smartphone è diventato uno strumento fondamentale nella vita di tutti i giorni, al punto tale che quando ce lo si dimentica da qualche parte prima di uscire, si rischia quasi di finire nel panico più totale. E c’è anche un altro aspetto che trasmette grande ansia in relazione all’uso dello smartphone nella vita di tutti i giorni, ovvero restare con la batteria a secco.
Se uno dei vostri incubi più ricorrenti è quello di non avere a disposizione nulla per ricaricare lo smartphone quando la batteria ci sta per salutare, ecco che la cosa migliore da fare è dotarsi di un power bank. Sul web ci sono numerose piattaforme che offrono la possibilità di acquistare questi device, ma per orientarsi nella scelta si può dare un’occhiata ai power bank migliori su tecnofacile.com. Un elenco che permette di farsi un’idea sulle soluzioni più adatte per soddisfare le proprie richieste ed esigenze, potendo scoprire quelli che sono i più efficienti e validi caricabatterie portatili per ricaricare i propri device mobili.
Attenzione alla capacità del power bank
In commercio ce ne sono davvero tanti modelli, però esistono alcuni fattori da tenere in considerazione per poter procedere ad una valutazione oggettiva e seria. Tra le principali caratteristiche di tali dispositivi troviamo il peso, le dimensioni, la capacità e, infine, la quantità di porte integrate.
Andiamo ad analizzare il primo criterio di differenziazione, ovvero la capacità. Questo aspetto nei power bank viene calcolato in mAh, esattamente come avviene per le batterie di tablet e smartphone. Per riuscire a individuare il modello maggiormente adeguato in base alle proprie esigenze, ecco che il primo passo da fare è quello di capire quale sia la capacità del proprio dispositivo mobile. In questi casi, non serve andare alla ricerca della confezione d’acquisto, ma basta fare una rapida ricerca su Google.
Il quantitativo di mAh che viene individuato nei power bank, però, non deve essere confrontato con quello che caratterizza le batterie di tablet e smartphone, dal momento che viene espresso, nella maggior parte dei casi, su una tensione pari a 3.7V, che rappresenta un po’ il voltaggio della batteria, e non invece sulla tensione di 5V, che rappresenta il voltaggio sfruttato per ricaricare tante tipologie diverse di device. Bisogna considerare come più alta è la capacità dei power bank e più lunghi sono anche i tempi di caricamento dei device che vengono collegati.
Le dimensioni e il peso
È abbastanza facile da intuire: i modelli più pesanti e ingombranti, sono anche quelli in grado di garantire una carica più elevata ai propri dispositivi mobili. D’altro canto, se avete bisogno di un power bank perché siete spesso in viaggio per motivi di lavoro, c’è sicuramente bisogno di un modello notevolmente capiente, accantonando ogni discorso che si riferisce alla portabilità e alla leggerezza, avendo in mente solamente la quantità dei mAh.
Occhio, ovviamente, pure ai materiali con cui è stato realizzato il power bank e il livello di resistenza che viene garantito nei confronti dell’acqua, ma anche dei possibili urti e della polvere. Interessante l’opzione legata ai power bank che funzionano a energia solare, che comprendono dei pannelli solari con cui permettono di effettuare la ricarica senza sfruttare la presa elettrica, anche se inevitabilmente i tempi di caricamento sono un po’ più lenti del solito.