Dopo Facebook, anche Google punta a dare maggiore importanza alle notizie a pagamento, e per questo agevolerà gli editori nella vendita degli abbonamenti attraverso Google Search e Google News. In accordo con quanto è stato riportato dal Corriere.it, Google inizierà con l’abolizione del cosiddetto ‘first click free’ in modo tale da lasciare liberi gli editori di fissare per gli utenti quanti articoli gratuiti si possono leggere prima che il portale di notizie possa essere consultato sottoscrivendo l’abbonamento. Il nuovo sistema sarà basato sul cosiddetto ‘flexible sampling’ con Google che agevolerà le conversioni, ovverosia il passaggio dalla lettura gratuita all’abbonamento, anche attraverso l’utilizzo del machine learning.

In questo modo, facendo leva sull’intelligenza artificiale, sarà più facile per gli editori intercettare utenti che sono interessati ad abbonarsi, e che poi potranno essere indirizzati nella scelta migliore, in base alle proprie esigenze, per le notizie a pagamento. Facebook nelle scorse settimane, per voce di Mark Zuckerberg, aveva messo in evidenza come con gli abbonamenti online acquistati attraverso il social network nel lungo periodo non sono si potranno tutelare gli interessi degli editori, ma si potrà addirittura salvare il giornalismo.

Per esempio, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’utente potrebbe essere indirizzato verso una tipologia di abbonamento, per le notizie online del quotidiano, rispetto ad un’altra. Al riguardo sempre il Corriere.it, per esempio, fa presente che Google potrebbe proporre all’utente un abbonamento a basso costo se vive in una città mediamente più povera rispetto alle altre, mentre potrebbe invece esporre sul web la proposta ad un abbonamento premium, più costoso, a chi vive invece in una zona più ricca. Trattasi di un’implementazione che sarebbe semplice visto che per l’indirizzamento verso il prodotto più congeniale basterebbe la geolocalizzazione.