Islanda, terra di vulcani e ghiacciai. Anche di postini volanti, se il progetto avviato in fase sperimentale sull’isola dovesse dare i risultati sperati. Il paese nordico ha infatti affidato ai droni la consegna di lettere e pacchi, di ogni genere e dimensione. Il motivo? Troppo complicato per corrieri “umani” e i loro mezzi terrestri coprire distanze che la particolare natura dell’isola rende sconfinate. Soprattutto, troppo costoso per gli spedizionieri.
Tra geyser, vulcani, ghiacciai, tempeste artiche e bufere di sabbia nera, i corrieri islandesi devono percorrere lunghe, talvolta lunghissime distanze in condizioni difficili. Così, Aha, la principale società nazionale di acquisti e spedizioni via internet, ha affidato agli israeliani di Flytrex e ai loro droni le consegne in un’area di 2,5 chilometri, da un estremo all’altro della baia che racchiude la capitale Reykjavík. Per il momento è in fase sperimentale, ma il sistema potrebbe presto estendersi all’intero sistema di spedizione nazionale.
L’inverno islandese è il periodo dei contrasti assoluti. La neve bianca esalta il nero dei campi di lava, creando sculture di fattura quasi surreale. Alla sera, quasi all’improvviso, le tenebre del cielo vengono squarciate dai volatili raggi verdi, bianchi o rossi dell’aurora boreale, in un palcoscenico fatto di paesaggi mozzafiato e grandi vedute.
I collegamenti sull’isola, però, rimangono difficili, in ogni stagione. L’Islanda, infatti, non dispone di una rete ferroviaria: troppo costoso costruire una serpentina di binari tra geyser, ghiacciai e vulcani in un Paese di soli 330 mila abitanti.
Aree come quella intorno ad Akureyri, seconda città dell’Islanda per estensione e numero di abitanti, sono servite solo dai piccoli turboelica dei voli interni e dalla strada, quando l’inverno non la rende impraticabile. La stessa capitale Reykjavík è collegata al resto del territorio da poche strade e da voli delle linee aeree interne. Troppo poco per garantire un servizio di spedizioni rapido ed efficiente, in un paese affezionatissimo agli acquisti su internet. Così, l’idea di sperimentare la spedizione “aerea”.
Se questo metodo per spedire un pacco dovesse rivelarsi economico ed efficiente, i droni-postini potrebbero presto prendere in consegna l’intero territorio nazionale. Flytrex, come riporta la stampa islandese, conta di strappare il “si” del governo entro la fine dell’anno per avere la licenza a paracadutare i pacchi direttamente all’indirizzo del destinatario finale, dopo i primi mesi in cui i pacchi vengono lanciati fuori dal centro urbano e poi consegnati da postini umani al volante di furgoni, moto o biciclette.
Secondo il management di Aha, questa rivoluzione consentirà un risparmio del 60% sulle spese di consegna. In ottica futura, il mercato delle spedizioni tramite droni, come sostiene Flytrex, arriverà a contare un giro d’affari di 120 miliardi di dollari.