Fantasport e NFT, un’accoppiata da 4,3 miliardi di dollari

I fantasport continuano ad appassionare milioni di italiani, e non potrebbe essere altrimenti. Si parla infatti di passatempi che oramai sono entrati a far parte delle tradizioni e della cultura sportiva del nostro Paese, come nel caso del classicissimo fantacalcio: un appuntamento da non perdere per moltissimi appassionati. Inoltre, oggi i fantasport stanno attraversando una profonda rivoluzione, per merito delle nuove tecnologie legate ai NFT, ovvero i non-fungible tokens, che portano alla nascita di realtà dal valore di oltre quattro miliardi di dollari.

La storia dei fantasport e il loro successo

I cosiddetti fantasport sono nati negli USA, mentre in Italia si sono diffusi intorno agli anni ’90, diventando rapidamente un must per moltissimi appassionati di calcio. Tutto ebbe inizio in America con il golf e con il football negli anni ’70, per poi svilupparsi negli anni ’80 in una forma considerata più moderna e attuale, anche per merito della diffusione nel settore del baseball e in seguito nell’hockey. Ai tempi si giocava in analogico: si facevano le aste in presenza, si calcolavano i punteggi a mano basandosi sui voti dei giornali, si consegnavano le formazioni al telefono e in linea generale si era liberi di stabilire le proprie regole durante le “tavole rotonde” con gli amici.

Poi è arrivata la tecnologia, che ha iniziato a rimodellare il concetto dei fantasport, rendendoli più smart e per certi versi anche più professionali. Alcuni siti hanno iniziato a digitalizzare questo hobby, permettendo agli appassionati di creare online le proprie squadre, con sistemi di calcolo dei punteggi automatizzati per partite e classifiche. Questi giochi stanno oramai spopolando online, anche grazie alla tecnologia delle criptovalute che hanno permesso di dare alla luce progetti come Sorare.

La piattaforma Sorare e il successo delle criptovalute

L’esempio più lampante che può far comprendere questi meccanismi riguarda la piattaforma Sorare, che è riuscita nell’impresa di raccogliere quasi 700 milioni di dollari di finanziamenti e ha, attualmente, un valore di 4,3 miliardi di dollari. Si tratta di un portale che consente di giocare con delle carte dei giocatori, vere e proprie figurine digitali il cui valore viene stabilito in NFT, ovvero in non-fungible tokens (vere e proprie criptovalute basate sulla tecnologia blockchain). Il mondo delle criptovalute, così facendo, si sta inserendo sempre più spesso all’interno nella nostra quotidianità. Nonostante per alcuni possa sembrare ancora qualcosa di molto distante, è da considerare oramai parte integrante della nostra società.

Per molti questo universo può sembrare dispersivo, ma il materiale a disposizione per approfondirlo è oramai vastissimo. Esistono, ad esempio, anche degli esperti del settore che spiegano come funziona eToro: un servizio che permette a chiunque di investire in criptovalute in modo sicuro. Tramite questi strumenti è possibile accedere passo dopo passo allo sconfinato mondo delle criptovalute. Ma cosa sono, invece, gli NFT? Non essendo fungibili, non sono intercambiabili come invece avviene con altre monete virtuali come i bitcoin. In realtà questi token rappresentano delle opere o dei contenuti di natura digitale, garantendo al possessore la loro autenticità e unicità. Questo significa che i NFT sono pezzi unici, dunque non intercambiabili, e per questo le carte dei calciatori all’interno di Sorare stanno portando la piattaforma a un valore economico senza precedenti.

 

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