Facebook, rivelazione choc The Australian: il social spia stati d’animo degli adolescenti
Facebook spia gli stati d’animo degli adolescenti individuando, in particolare, i momenti in cui sono ad esempio depressi, ansiosi e/o stressati al punto che hanno una maggiore propensione allo shopping online. Questo almeno stando alle rivelazioni choc del quotidiano ‘The Australian’ citando un rapporto confidenziale, della lunghezza di 23 pagine, di cui sarebbe venuto in possesso.
Dal documento riservato, in particolare, emergerebbe come Facebook avrebbe mostrato ai propri inserzionisti come riuscire a captare i momenti in corrispondenza dei quali gli utenti, ed in particolare gli adolescenti, sono più propensi a fare shopping. Quella a carico del social network è un’accusa grave che è stata smentita tempestivamente dalla società di Mark Zuckerberg. In particolare, il colosso americano ha fatto presente non solo come l’inchiesta del The Australian parta da premesse sbagliate, ma anche come ‘Facebook non offre strumenti per prendere di mira le persone sulla base del loro stato emotivo‘.
La replica ufficiale da parte di Facebook è arrivata nella giornata di ieri, lunedì 1 maggio del 2017, mentre il quotidiano The Australian scriveva che le attività di monitoraggio del social network, riguardo agli stati d’animo degli utenti, avrebbero coinvolto circa 6,4 milioni di utenti australiani e neozelandesi che frequentano le scuole superiori.
Quella del quotidiano The Australian non è peraltro la prima, e probabilmente neanche l’ultima inchiesta che tira in ballo Facebook ed in particolare il modo con cui piazza sulle pagine del social network gli annunci pubblicitari. Ad oggi però non ci sono prove reali a carico di Facebook, includendo pure un presunto ‘monitoraggio’ sugli stati d’animo degli adolescenti, per un sistema di advertising che comunque, da parte del colosso di Menlo Park, rimane ancora del tutto segreto riguardo al suo funzionamento.