Anche in Italia una indagine su Google Street View

I problemi per Google Street View non sono finiti: dopo la presa di posizione della Repubblica Ceca, che vietava nuove riprese sul territorio ceco per non invadere la privacy dei propri cittadini, anche l’Italia ha avviato una inchiesta. Infatti sono molte le associazioni di consumatori che hanno lamentato il comportamento “scorretto” a loro dire, delle Google Street View Cars, le vetture che registrano i dati per la creazione delle mappe Google Street View. L’Authority per la privacy, ha ricevuto queste segnalazioni, il giudice del tribunale di Roma ha in seguito aperto le indagini sul lavoro di queste vetture Google.
Il portavoce di Google, Marco Pancini, aveva chiesto ufficialmente scusa nei giorni scorsi per la violazione della privacy. “La raccolta accidentale di dati Wi-Fi eseguita dalle Street View Cars rappresenta un errore per il quale l’azienda è estremamente dispiaciuta e per la quale chiede scusa. In ogni caso assicuriamo di essere più che pronti a collaborare con le autorità per sanare il problema”. Ma le scuse non sono bastate. Il presidente dell’Authority, Francesco Pizzetti, oltre a dare conferma che le indagini sono partite dagli esposti arrivati proprio a lui, ha anche aggiunto. “Il problema non riguarda in particolare le immagini catturate dalle automobili ma il fatto che Google ha, senza autorizzazione, catturato segnali trasmessi da network wireless, ivi compresi frammenti di trasmissione. E questo senza alcun consenso né autorizzazione”. L’Authority per la privacy ha imposto a Google di pubblicizzare attraverso annunci su giornali e radio, l’arrivo delle Google Street View Cars, che dovranno essere facilmente riconoscibili: in caso di violazione è prevista un’ammenda fino a 180.000 euro.

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