Plymouth, per chi non sa aspettare
Ricordate l’articolo sul prossimo rilascio della nota distribuzione Ubuntu? Ne avevamo parlato molto: Ubuntu Karmik Koala, e avevamo parlato anche delle novità, o almeno in parte, che avremo trovato. Ne avevamo parlato 2 settimane dopo l’uscita dell’ultima release Jaunty Jackalope, e 20 giorni prima dell’annuncio ufficiale, proprio per chi non sa aspettare! Tra le novità, avevamo parlato anche dell’abbandono di USplash, da poco rinnovato, per far spazio a Plymouth, il Boot Manager della nota distribuzione Red Hat Linux.
Ma se proprio non sapete aspettare e per chi non ha voglia di installare Fedora per vedere Plymouth, può farlo utilizzando i repository PPA di launchpad, anche se purtroppo non si potranno notare alcuni caratteri, almeno finchè il kernel ubuntu non avrà attivo il kernel-mode setting. All’interno dei repository, troverete i pacchetti plymouth, libplymouth e libplymouth-dev, basati sul codice GIT, nella versione rilasciata il 7 Febbraio. Come gia detto, finchè il kernel non avrà attivo il mode setting, non potremo usufruire di tutte le sue funzionalità, e ci toccherà ricompilare il kernel a mano, operazione molto delicata. Il gioco non vale la candela.
Essendo una versione basata sul codice GIT, ho notato diverse imperfezioni e stranezze, difatti è solo una anteprima fornita dagli sviluppatori, ma per una applicazione che verrà fornita ufficialmente tra 6 mesi, è gia molto, oltretutto, non è presente il supporto ai driver ATI – nVidea, dunque, è probabile che non si possa usufruire del KMS, neanche dopo il rilascio della 9.10… tempo al tempo.
Per chi ne fosse in grado, consiglio di provare ad utilizzarla, giusto per riuscire a percepire la dinamica del prodotto finito, e magari scrivete le vostre impressioni.