Pagamenti digitali, è boom anche in Italia. Ma non sostituiscono il contante
I pagamenti digitali sono in trend positivo in Italia: siamo a quota 175 miliardi di euro solo nel 2015, almeno il +12,2% rispetto al 2014. Questo significa che nel 22% dei casi le famiglie scelgono di pagare con strumenti digitali. A darci i dati il rapporto “Pagamenti digitali in Italia” che ha scattato una fotografia positiva dell’interazione fra pagamento e strumenti tecnologici.
Certo, in Italia il metodo di pagamento preferito è sempre il contante, nel 56% dei casi; se si prendono in considerazione le transazioni, le volte in cui gli italiani pagano in contanti sono almeno l’80%. Secondo il direttore dell’Osservatorio sui Pagamenti Mobili di Milano, Valeria Portale, “Negli ultimi due anni la crescita dei pagamenti elettronici con carta ha superato le attese (+10,2% nel 2014 e +12,2% nel 2015), tanto da crescere a un ritmo maggiore di quello della media in Europa (intorno al 7-8%), sintomo probabilmente di un principio di cambiamento culturale nei consumatori italiani e di un effetto trascinamento del decreto ‘obbligo POS’ che ha generato un cambio di atteggiamento anche negli acquirenti”.
D’altronde gli strumenti per permettere il pagamento digitale sono sempre più diffusi nei negozi italiani; nel 2015 sono sempre di più le carte in circolazione. Certo, l’Italia è comunque indietro se si guarda alla media europea. Per colmare il divario, sostiene la Portale, bisogna “consolidare l’offerta di servizi innovativi che facciano davvero leva sull’attrattività dei pagamenti innovativi e mettere in atto un piano di incentivi promosso dal soggetto pubblico”.