Tutti voi oggi, accedendo a Facebook, avrete notato il messaggio che vi invitava a rivedere le impostazioni della privacy, che hanno subito modifiche, come peraltro era stato annunciato poche settimane fa. A meno che abbiate ignorato l’avviso, sarete stati dirottati su una nuova pagina che mostrava dei “pallini” da selezionare per farvi decidere cosa condividere e con chi. E, come la maggior parte degli utenti, avrete lasciato le impostazioni di default, in modo che ognuno possa accedere al vostro profilo.
Esatto, la volontà di Facebook di migliorare la privacy si è tradotta in questo modo: o rendete elevatissimo il livello di privacy, in modo che solo gli amici possano accedere alle vostre informazioni personali, o fate in modo che solo i vostri amici e gli amici degli amici possano consultarvi, oppure che i vostri dati siano di dominio pubblico ed accessibili da chiunque, con evidenti problemi quindi in termini di privacy – per questo basti ricordare i recentissimi furti d’identità avvenuti proprio su Facebook.
Se da un lato quindi l’eliminazione delle reti sociali geografiche interne, ormai assolutamente inutili, ha evitato che perfetti sconosciuti potessero accedere ai profili dei meno accorti, le impostazioni che Facebook ha selezionato automaticamente hanno reso parzialmente inutile anche questo intervento: se non vi siete apprestati a modificare le nuove impostazioni introdotte, vi consiglio di rifarlo ora per evitare che chiunque possa sapere tutto, troppo, di voi. A meno che non apparteniate alla massa di coloro che hanno 1234 “amici”…