Come si fa a criptare un file?
Nell’era di Internet le informazioni rappresentano un vero e proprio mercato e sono una risorsa molto preziosa. Per questo motivo è divenuto fondamentale riuscire a proteggere le informazioni contenute nei file.
In linea generale i file contenuti in un PC possono essere letti e modificati con una certa facilità da chiunque abbia accesso a quel dispositivo, da vicino ma anche da remoto. Il problema relativo alla protezione dei file si presenta anche quando si condividono in rete con altri utenti. Infatti, nel momento in cui si invia un file sfruttando al rete Internet questi possono essere facilmente intercettati da cybercriminali i quali potrebbero approfittarne per carpire informazioni relative ai dati sensibili per essere poi utilizzate in modo fraudolento.
Come proteggere i propri file
È possibile proteggere i dati contenuti all’interno dei propri file attraverso la crittografia. Questa consente di rendere illeggibili dei documenti intervenendo sui bit e sui byte di quello specifico file rendendo impossibile per il Sistema Operativo riuscire a riconoscere il formato dell’archivio in questione. In questo modo il file può essere letto e modificato solo da chi possiede la chiave di decrittazione.
Appare chiaro che proteggere i file, sia quelli conservati all’interno dell’Hard Disk del computer o inviati via web, è un passaggio fondamentale. Criptare tali file sfruttando delle password che consentono la decrittazione è la soluzione migliore.
Criptare è un termine che deriva da greco e vuol dire nascondere, dunque è abbastanza intuitivo quale sia il funzionamento di questo tipo di protezione che può essere utilizzato per preservare le informazioni più importanti.
Che cos’è la crittografia
La crittografia è un processo che consente di convertire i dati di un file da un formato facilmente leggibile da un qualunque Sistema Operativo in un formato codificato. Questo è un processo che serve a nascondere le informazioni ricercate dai malintenzionati cibernetici e renderle visibili soltanto a che possiede l’autorizzazione a decriptare il file per poterlo leggere o modificare.
Come già detto le informazioni sono diventate delle miniere d’oro per i criminali informatici, la crittografia è in costante evoluzione. Si rende infatti necessario trovare metodi sempre nuovi e più sofisticati in grado di proteggere le informazioni contenute nei file. La massiccia mole di informazioni che circolano su Internet rendono sempre più impellente il bisogno di sottrarre ai delinquenti le occasioni per derubare i dati sensibili che potrebbero essere contenuti all’interno dei file.
Sono sostanzialmente due i tipi di cifratura attualmente utilizzati per criptare i file: la cifratura a chiave simmetrica e la cifratura a chiave asimmetrica.
La cifratura a chiave simmetrica si basa su un algoritmo a chiave segreta. Questo algoritmo consente di decrittare i file solo a coloro i quali sono in possesso di una password specifica. Appare chiaro che tale password non può viaggiare attraverso gli stessi canali utilizzati per trasferire i file e perciò è un sistema poco pratico per condividere documenti con altri utenti remoti.
Con la cifratura asimmetrica i file sono protetti da un doppio sistema di password: una pubblica e una privata. La chiave pubblica può essere condivisa con un pubblico anche ampio, mentre quella privata è necessario che rimanga strettamente segreta. In questo modo il file viene crittato attraverso la chiave pubblica fornita dal destinatario, il quale poi a sua volta potrà decrittarlo solo utilizzando la propria chiave privata.
Come criptare i file
Quanto spiegato finora potrebbe indurre a pensare che la procedura relativa alla cifratura dei file sia qualcosa di estremamente complicato e costoso. In realtà non servono particolari capacità informatiche né capitali per riuscire a proteggere i propri file in maniera efficiente.
È possibile infatti seguire pochi passaggi per capire come criptare un file.
Chi utilizza il Sistema Operativo Windows 10 non ha bisogno di installare alcun programma aggiuntivo per cifrare i propri file. È infatti possibile procedere a crittografare qualunque tipo di file attraverso l’accesso alle proprietà del file stesso. Una volta attivato la crittografia il file potrà essere aperto e modificato esclusivamente da chi possiede la password necessaria per visualizzarlo. Il file rimarrà quindi preservato sia che rimanga semplicemente archiviato su un computer sia che venga trasferito all’interno di una rete locale ma anche su Internet.
Esistono delle valide alternative del tutto gratuite a quelle offerte dal programma di crittografia di Windows 10. In rete sono facilmente reperibili delle applicazioni completamente free che permettono di personalizzare maggiormente le password e scegliere a che livello porre le protezioni, decidendo in questo modo chi potrà accedere alle informazioni ed in che forma.
Conclusioni
La facilità con cui si viaggia sulle autostrade telematiche tende a far sottovalutare agli utenti i pericoli che potrebbero scaturire da un attacco informatico volto al furto di dati sensibili. Spesso si ha la propensione a pensare che gli attacchi degli hacker siano rivolti per lo più alle aziende, al fine di trafugare chissà quali segreti industriali. In realtà anche i singoli sono delle prede succulente per chi vuole sottrarre informazioni utili a compiere atti illeciti che causano danni soprattutto patrimoniali ai malcapitati.
In conclusione la sicurezza informatica non va mai sottovalutata e, soprattutto è fondamentale comprendere quante informazioni siano contenute all’interno dei propri file che potrebbero arrecare danni qualora dovessero cadere nelle mani sbagliate. Pensare che il mondo virtuale sia tanto distante da quello reale è un errore di non poco conto poiché dietro ogni schermo ed ogni tastiera ci sono persone reali.
Ognuno di questi individui può essere onesto o criminale, dunque bisogna porre la stessa attenzione di quando ci si muove nel mondo reale come quando si mette la combinazione alle valigie o il lucchetto (più o meno sofisticato) quando si lascia la propria bici in un parcheggio pubblico. Non tutti quelli che passeranno davanti alla bicicletta vorranno rubarla ma potrebbe capitare qualche malintenzionato, noncurante del diritto di proprietà altrui, ed impadronirsi del velocipede senza pensarci troppo. Per questo motivo a nessuno appare strano che si comprino lucchetti per le biciclette.
La stessa attenzione però non viene prestata quando si tratta di proteggersi da attacchi informatici. L’astrattezza dei beni non li rende meno passibili di furti!