#DeleteFacebook. E’ questo uno degli hashtag più popolari e più utilizzati negli ultimi giorni sui social network ed in particolare su Twitter. Il significato dell’hashtag è chiaro e rientra nell’ambito di una campagna che è diventata virale, e che invita coloro che hanno un account attivo su Facebook a cancellarsi per sempre dal servizio.
Caso Cambridge Analytica, Zuckerberg si dichiara ‘responsabile di quanto successo’
Ma come mai tutta questa avversione per il social network più popolare e più utilizzato e visitato al mondo? Ebbene, come rivelano le cronache degli ultimi giorni, Facebook è nell’occhio del ciclone legato al caso Cambridge Analytica che ha portato ufficialmente il co-fondatore del social Mark Zuckerberg, che della società è attualmente pure l’amministratore delegato, a dichiarare di essere ‘responsabile di quanto successo’.
In accordo con quanto riportato dal Corriere.it, via Twitter anche Brian Acton, che è il cofondatore di WhatsApp, ha scritto ‘It is time.’ con a seguire proprio l’hashtag #deletefacebook.
Scappare da Facebook o restare?
E sebbene il caso Cambridge Analytica sia di certo grave, davvero da Facebook, da qui a poche settimane, ci sarà un fuggi fuggi generale attraverso la chiusura di milioni di account? Ebbene, ad oggi tutto ciò sembra improbabile anche perché per molti è proprio la piattaforma di Mark Zuckerberg la porta principale per la comunicazione e per l’accesso alla Rete.
L’impressione è che la Facebook Inc. abbia mezzi e risorse per recuperare piena credibilità nonostante il grave incidente di percorso. Basti pensare a scandali su vasta scala come quello relativo al cosiddetto ‘dieselgate’. Alla fine i privati e le imprese hanno continuato ad acquistare auto così come nessuna major del settore è fallita a causa dello scandalo sulle emissioni.