Sono leggeri, pratici, utili e veloci , li conosciamo tutti. Ognuno di noi possiede almeno uno smartphone, e forse anche più di uno. Ma ci pensate che vent’anni fa, quando questi strumenti multiuso non esistevano, dovevamo spendere molti soldi ed utilizzare vari accessori per svolgere le stesse attività che ora sono concentrate in pochi centimetri?

Se, da un lato, l’avvento dello smartphone è stato un enorme vantaggio per tutti e ha migliorato la qualità della nostra vita, dall’altro l’integrazione di molte funzionalità in un unico accessorio ha portato alcuni aspetti negativi e letteralmente cannibalizzato decine di business.

Molte aziende, infatti, sono fallite e hanno smesso di produrre apparecchi (ad esempio Kodak e Nokia), molte altre, invece, hanno visto crollare i loro titoli in borsa e sono state costrette a dichiarare bancarotta. Tutto ciò ha portato a una conseguente perdita di centinaia di migliaia posti di lavoro.

Su queste tematiche l’azienda di stampa online Minimegaprint ha realizzato un’infografica dipingendo gli smartphone come una tribù cannibale che divora oggetti e business. Potete visualizzarla e navigarla sotto l’articolo.

Una rivoluzione importante

Non possiamo negare che, grazie agli smartphone, tutto è più facile e alla portata di mano: puoi controllare le condizioni meteo, aprire la tua casella di posta elettronica ovunque, o semplicemente ascoltare la tua canzone preferita su Spotify quando sei in viaggio.

Gli smartphone, inoltre, sostituiscono costose e ingombranti attrezzature. Ad esempio macchine fotografiche, scanner, accordatori o navigatori satellitari.

Molte aziende sono state divorate dagli smartphone

L’avvento di questi telefoni cellulari di ultima generazione ha portato enormi benefici ai consumatori, ma allo stesso tempo ha distrutto il business di molte aziende che per parecchi anni avevano cavalcato la cresta dell’onda.

Nintendo, Blackberry, Blockbuster: sono i nomi di alcune aziende importanti che negli ultimi anni sono state spazzate via dalla concorrenza degli iPhone. Blackberry, ad esempio, con la caratteristica della tastiera al posto del touch, per molti anni è stato il telefono cellulare preferito soprattutto dai top menager. Oggi, questo brand sta provando a riprendersi dopo una profonda crisi, che ha visto il suo titolo in borsa crollare del 66% tra il 2008 e il 2012, gli anni di boom degli smartphone.

Un discorso analogo vale per Nintendo. Quest’azienda, dopo anni di successi, dal 2007 ha registrato un calo dei profitti e nel 2012 ha visto crollare i suoi titoli in borsa dell’88%. Anche Blockbuster, in perdita dal 2004, nel 2014 è fallita definitivamente.