Brusco retrofront del Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda l’utilizzo nelle scuole dei libri digitali. La precedente gestione, quella dell’ex-ministro Francesco Profumo, aveva proposto l’utilizzo, a partire dal 2014, dei volumi digitali. Il lancio dell’editoria digitale nelle scuole è dunque rinviato, con buona pace e soddisfazione degli editori, assolutamente contrari al progetto dell’ex ministro Profumo. La decisione è arrivata nei giorni scorsi, promossa dal nuovo ministro dell’Istruzione, Anna Maria Carrozza. “Fermiamo tutto, l’accelerazione impressa all’introduzione dei libri digitali è stata eccessiva, voglio prendere in mano la questione ed esaminarla a fondo. Deponete le armi. L’accelerazione sui libri digitali non poggiava su alcuna seria e documentata validazione di carattere pedagogico e culturale, così come non sono state valutate le possibili ricadute sulla salute di bambini e adolescenti esposti a un uso massiccio di apparecchiature tecnologiche” ha spiegato il ministro. Il progetto Profumo a questo punto potrebbe slittare al 2015 – 2016: con tempi più dilatati sarebbe possibile prendere in esame la questione e magari dotare le scuole di materiale didattico più moderno. Infatti le scuole necessitano di Wi-Fi, connessione ab anda larga e strumenti digitali in grado di poter supportare i libri digitali. Soddisfatti gli editori, che non volevano sentir parlare di libri di testo digitali.