Brookstone ha sviluppato una tecnologia di cui si è già sentito parlare nei mesi scorsi, ma che ancora non era stata implementata sino a questo punto. Si tratta di una tastiera virtuale ultraportatile che può essere associata a dispositivi come tablet e smartphone, dando il vantaggio di aumentare la produttività grazie alla maggiore rapidità di scrittura, pur senza nulla sacrificare in termini di portabilità. Come è possibile?
Molto semplicemente, il gadget sviluppato da Brookstone consiste in un proiettore ed un rilevatore di movimenti che proietta su una qualsiasi superficie piana adiacente al piccolo dispositivo, l‘immagine di una tastiera. L’utente, digitando sui tasti virtuali e tratteggiati da una luce rossa, compie quei movimenti che sono riconosciuti dal sensore di movimenti ed associati a ciascun tasto che l’utente ha “premuto”, così che l’informazione venga poi passata al tablet o allo smartphone (ma anche al pc) associato alla tastiera virtuale, che esegue l’input come se venisse da una tastiera fisica.
Al momento la tastiera virtuale si aggira sui 99$: si collega al dispositivo al quale fornire l’input attraverso la connessione bluetooth, proiettando l’immagine della tastiera, resa attraverso un vero e proprio ologramma 2D, su qualsiasi superficie piana. A quanto pare la carica dura per circa due ore e si avvale di normali batterie ricaricabili. I primi modelli saranno distribuiti questa settimana, dopo la quale si avranno informazioni più dettagliati su questa nuova frontiera della mobilità.