Software automatici secondary ticketing, giro di vite sul bagarinaggio online
Software automatici secondary ticketing, giro di vite sul bagarinaggio online

Contro le piattaforme di bagarinaggio online che, attraverso l’uso di software automatici, acquistano biglietti per importanti eventi, a partire dai concerti, per poi rivenderli a prezzi astronomici, sono in arrivo nuove norme stringenti ed anche sanzioni che non saranno solo pecuniarie.

Contro il bagarinaggio online, via libera del MEF ad un Decreto attuativo

Ne dà notizia la Federconsumatori nell’accogliere con un plauso l’emanazione, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), del Decreto attuativo della Legge numero 232/2016 che permetterà di far scattare il giro di vite contro il cosiddetto bagarinaggio online.

In merito l’Associazione dei Consumatori mette in evidenza come le speculazioni attraverso il secondary ticketing vengano portate avanti in parallelo alla vendita dei biglietti attraverso i canali ufficiali. Il fenomeno sinora è stato in forte ascesa specie in Italia dove la normativa in materia ad oggi era carente.

In arrivo specifiche tecniche contro gli abusi legati al secondary ticketing

Per evitare che l’acquisto dei biglietti non sia effettuato da persone fisiche, ma da software automatici, nelle prossime settimane saranno emanate delle apposite specifiche tecniche da parte dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Le multe a carico dei siti Internet che si macchieranno di bagarinaggio online, riporta altresì la Federconsumatori, potranno variare da un minimo di 5 mila ad un massimo di 180 mila euro. Inoltre, nei casi più gravi di violazione, per il sito si potrà procedere pure al relativo oscuramento. In questo modo, si spera, si dovrebbero evitare casi di bagarinaggio online che hanno riguardato concerti da parte di big e di band musicali che si sono esibiti nei palazzetti e negli stadi italiani, o che ancora si devono esibire come Elton John con il suo tour di addio nel 2019.