Con una perdita in Borsa che ha sfiorato i sette punti percentuali, quella di ieri, lunedì 19 marzo del 2018, a Wall Street è stata una giornata di passione per Facebook, la società dell’omonimo social network che è stata letteralmente travolta dallo scandalo Cambridge Analytica.
50 milioni di profili Facebook utilizzati per fini elettorali
Stando a quanto riportato dalla stampa inglese, e da quella americana, Cambridge Analytica avrebbe utilizzato circa 50 milioni di profili Facebook per fini elettorali, ed a quanto pare la società dell’omonimo social network era a conoscenza di tutto ciò prima che lo scandalo scoppiasse.
Alex Stamos, che per la società Facebook è il responsabile per la sicurezza dei dati, è la prima figura aziendale di spicco a saltare in accordo con quanto rivelato dal New York Times.
Alex Stamos ribatte sul social Twitter: ‘Ho solo cambiato ruolo’
Pur tuttavia, via Twitter (@alexstamos), proprio Alex Stamos ha prontamente ribattuto dichiarando quanto segue: ‘Nonostante le voci, sono ancora completamente impegnato con il mio lavoro su Facebook. È vero che il mio ruolo è cambiato. Attualmente sto trascorrendo più tempo ad esplorare i rischi emergenti per la sicurezza ed a lavorare sulla sicurezza elettorale’.
Dalla nascita di Facebook, quello relativo a Cambridge Analytica è lo scandalo più vasto e più clamoroso al quale il fondatore Mark Zuckerberg dovrà porre rimedio per evitare che la società perda credibilità. Da Washington a Londra, e passando per Wall Street con le vendite di azioni, a nessuno, infatti, piace che il profilo Facebook dei cittadini, senza alcun consenso, venga sfruttato per orientare per fini politici l’opinione pubblica.